Premessa:

Il prematuro ammaloramento delle pavimentazioni bituminose è imputabile ad una oppure alla combinazione delle seguenti possibili cause:

  1. Utilizzo di conglomerati bituminosi con formulazioni (mix-design) non conformi,
  2. Utilizzo di conglomerati bituminosi confezionati con materiali (materie prime) aventi caratteristiche fisico meccaniche non conformi,
  3. Conglomerato bituminoso prodotto in modo disomogeneo e con temperature non conformi,
  4. Mancanza, oppure non conforme, applicazione di emulsione bituminosa come mano di attacco,
  5. Applicazione del conglomerato con spessori non idonei,
  6. Applicazione del conglomerato a temperature non idonee,
  7. Compattazione tardiva oppure insufficiente.

Ad oggi i controlli e le prove previste dalle attività che Poliedro propone ai suoi clienti in ragione della Marcature CE dei conglomerati si riferiscono ai punti 1 e 2.

L’attività complementare che Poliedro propone oggi ai suoi Clienti, consiste nel verificare l’effettiva omogeneità dei conglomerati bituminosi prodotti (punto 3), dal momento in cui fuoriescono dal mescolatore dell’impianto di produzione, al momento in cui vengono applicati in opera (punto 6 e punto 7).

Poliedro ha predisposto alcune importanti procedure operative, supportate da strumenti e software ad alta tecnologia di cui si è dotata, con il fine di fornire ai propri Clienti un più approfondito supporto tecnico; questo per permettergli di monitorare e migliorare alcune fasi fondamentali della produzione e della stesa dei conglomerati bituminosi, altresì difficilmente monitorabili.

Attraverso questa attività Poliedro è in grado di verificare se la miscela bituminosa, prodotta con materiali vergini ed a maggior ragione¹ con integrazione di materiali di riciclo (fresato stradale), si è omogeneizzata correttamente oppure risulta necessario apportare delle correzioni operative in fase produttiva per ottenerne una corretta.

¹ l’utilizzo di percentuali di fresato elevato, oltre il 20% in peso, può causare la formazione di locali o anche diffuse placche “fredde”, potenziale causa di ammaloramenti in opera.

Una miscela bituminosa disomogenea nella composizione o nella temperatura, posata in opera produrrà una pavimentazione incoerente, con addensamenti differenziati e quindi con prestazioni irregolari e una sensibile riduzione della vita utile della stessa.

Proposta tecnica:

Poliedro si propone di affiancare il Cliente durante la produzione del conglomerato bituminoso, registrando attraverso una speciale termocamera ad alta definizione, la distribuzione termica della miscela bituminosa prodotta. La termocamera è una particolare telecamera, sensibile alla radiazione infrarossa, capace di ottenere immagini o riprese termografiche.

Lo strumento, di tipo radiometrico, consente di misurare il valore di temperatura assoluto di ogni punto dell'immagine. L'immagine è infatti costruita su una matrice di un certo numero di pixel per un certo numero di righe. L'elettronica dello strumento "legge" velocemente il valore di energia immagazzinata da ogni singolo pixel e genera un'immagine, in falsi colori, dell'oggetto osservato.

In funzione della colorazione del materiale sarà possibile distinguere le varie zone di temperature differenti con una precisione anche inferiore a 1,0 °C.

Poliedro verificherà la distribuzione termica del materiale bituminoso in fase di produzione, di trasporto e di stesa al fine di verificare i punti o le aree critiche.

Al termine dell’attività Poliedro redigerà una relazione tecnica dove illustrerà dettagliatamente le conclusioni ottenute, riportando anche a supporto delle immagini termografiche.

L’obiettivo finale è di fornire al Cliente le eventuali e più corrette modifiche al processo produttivo o al processo  di stesa, necessarie a ridurre al minimo la segregazione termica del materiale; questo per migliorare ulteriormente la qualità del materiale prodotto.

Attivate le modifiche concordate, Poliedro verificherà mediante una nuova indagine termografica l’effettivo miglioramento dell’omogeneità termica dei materiali.